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ICT, i “servizi al servizio” dell’azienda |
Come evidenziato nell’articolo “L’importanza dei servizi IT nelle organizzazioni aziendali”, l’ICT è costituita da attività, metodi e strumenti utilizzati ai fini del trattamento del dato.
Il dato è dunque al centro del sistema informativo di qualsiasi azienda: diventa fondamentale riuscire a coniugare le esigenze del management in relazione all’utilizzo del dato e nello stesso tempo la capacità dell’ICT di poter soddisfare queste richieste.
Individuata dunque la necessità primaria delle aziende che mirano ad un miglioramento continuo, è bene comprendere con quali modalità l’ICT diviene un elemento strategico in questo percorso di innovazione.
Tradizionalmente, le aziende hanno sempre avuto un orientamento verso la gestione diretta dell’ICT: si pensi ai primi CED (Centro elaborazione dati) o ai reparti EDP (Electronic Data Processing).
L’evoluzione delle tecnologie e la continua corsa per acquisire hardware e software di ultima generazione, ha comportato per le aziende l’impossibilità di mantenere i ritmi vertiginosi del mercato. Parallelamente si è cominciato ad affermare un nuovo modello di gestione: l’outsourcing dei servizi ICT. In base a tale modello, esemplificando, si “esternalizzava” la gestione di tali servizi che veniva affidata ad un’azienda terza, dotata di elevate professionalità e/o capacità tecnologiche, che si trovava a governare i servizi informatici “per conto di”. Ciò significava per l’azienda una notevole riduzione dei costi, sia per quel che riguarda la specializzazione del personale che per quel che riguarda l’infrastruttura tecnologica. L’esternalizzazione, infatti, poteva riguardare lo sviluppo, la realizzazione, la gestione di determinate architetture software così come i servizi legati all’hardware (es: hosting, backup dei sistemi, gestione della sicurezza, ecc…).
Il modello dell’outsourcing si è affermato in maniera dirompente negli ultimi anni anche nel campo dei servizi informatici alla PA: società in house piuttosto che società miste si sono fatte strada nel panorama nazionale grazie al notevole lavoro svolto nelle rispettive amministrazioni.
Come visto, dunque, l’azienda necessita di servizi ICT e può scegliere se erogarli direttamente o affidarli a terzi soggetti. In entrambi i casi è sempre la necessità di “trattare il dato” l’elemento essenziale ai fini della valutazione dei risultati attesi.
Nella scelta del modello più indicato le esigenze fondamentali sono:
- la necessità di contenere i costi dell’ICT;
- l’allineamento tra l’ICT e i vari business;
- il presidio dei processi di ICT management.
In relazione alla necessità di contenere i costi è evidente che qualsiasi scelta fatta dall’azienda deve mirare a ridurre i costi mantenendo (o aumentando) l’efficienza del servizio. Scegliere tra una soluzione interna o esterna significa quindi valutare se è possibile capitalizzare l’investimento per organizzare una propria struttura ICT, tramutando i costi sostenuti in “core competences”
o andare incontro ad un costo certo in cambio di un servizio di qualità “contrattualizzata” (rispondenti a determinati SLA – Service Level Agreement - al fine del mantenimento dei livelli di qualità).
Mantenere allineati i servizi ICT e i settori di business aziendali significa far sì che l’ICT possa garantire uguale supporto ad ogni esigenza informativa ritenuta strategica per l’azienda. Anche qui la scelta dell’una o dell’altra forma di organizzazione dei servizi ICT dipende dalla volontà del management di spingere verso una specializzazione in “branche operative” del reparto ICT (e quindi creare competenze distintive) o di affidarsi a soggetti che hanno una comprovata professionalità nei settori ritenuti essenziali per la vita dell’azienda.
L’ultima esigenza da valutare nella scelta del “fornitore” di servizi ICT è la necessità di avere un presidio dei processi di management dell’ICT. Presidiare la gestione, governare i processi, è forse l’unica attività che difficilmente si può affidare ad una struttura terza. Tale attività presuppone infatti che ci sia una completa sinergia tra le aree decisionali dell’azienda e quelle operative unitamente ad una profonda conoscenza da parte dell’ICT degli obiettivi che l’azienda vuole raggiungere. Realizzare questa armonia gestionale è più semplice se si realizza un certo modo di governare il fenomeno ICT all’interno dell’azienda, poiché si crea un modello organizzativo ad hoc che risponde alle proprie necessità; risulta più complesso, ma non impossibile, se ci si affida a terzi, estranei alla vita aziendale e focalizzati solo al conseguimento del risultato.
Che sia l’una o l’altra la scelta organizzativa, le strategie aziendali devono sempre e comunque mirare al raggiungimento degli obiettivi prefissati, cercando, ove sia possibile, di ridurre i costi. Ed in questa continua rincorsa dei risultati è l’ ICT a giocare un ruolo fondamentale, trasformandosi da struttura utilizzata dall’azienda per gestire i fenomeni relativi al trattamento dei dati, a vera e propria struttura decisionale, con un’elevata capacità di dialogare con il management, di percepire le esigenze dell’azienda, di tradurre le esigenze in risultati: una struttura al servizio dell’azienda.
i) Si parla di competenze distintive (core competences) per indicare le caratteristiche intrinseche che possiede un’impresa (attitudini, abilità, conoscenze commerciali e scientifiche);tali competenze costituiscono qualità peculiari dell’azienda che permettono ad essa di aumentare la competitività sotto l’ aspetto tecnico o organizzativo e di regola sono affidate a manager e specialisti.
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